I wish that I could be like the cool kids

Le più importanti riflessioni della vita non ti vengono mentre fissi un cielo stellato.

No, niente, quella è un’idea romantica.

Nessuno strapiombo, nessuna benedettissima nuvola rosa.

Le cose migliori le pensi fissando i calzini bianchi di spugna dell’unico tizio in sovrappeso dell’intera palestra.

Proprio così, mentre cerchi disperatamente di non guardare il timer del tappeto che ti sfida scendendo meno velocemente di dell’ago della bilancia.

In quell’esatto, solitario, sofferente, momento capisci che ti sei posto le domande sbagliate da tutta un’esistenza.

Chi sono.

Cosa voglio diventare.

Con chi voglio stare.

Perdita di tempo.

Chi te lo fa fare? Questa si che è una cosa da chiedersi.

E chi l’ha detto?

Chi l’ha detto che le calze bianche sono il male? Un fondamentalista del colore?

Lo stesso frustrato che ha deciso che se porti una 46 meriti di vestire un camicione color mattone per il resto dei tuoi giorni? Sicuro qualcuno che condivide il DNA con quelle che hanno approvato i leggings fiorati per gli affondi. Fiori che si dilatano fino all’ultimo pistillo sul sedere sì, scarpe da ginnastica con lacci no.

Vai amico, condivido la tua protesta, dovessi rinunciare al fondotinta per il resto dei miei allenamenti!

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